I servizi della app

La app permette di accedere a numerosi servizi, semplificando la comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadino, il quale potrà consultare il calendario giornaliero relativo alla raccolta dei rifiuti, ricevere le comunicazioni istituzionali e le allerte della protezione civile di Soleto ed inoltre restare aggiornato sulle ultime news della città ed eventi promossi dal Comune.

Non sai dove gettare un rifiuto? Cercalo nel glossario!

Ogni dubbio relativo alla gestione dei  propri rifiuti potrà essere confutato tramite la consultazione delle oltre 700 voci presenti nel glossario della raccolta differenziata.

Attraverso la app sarà poi possibile prenotare il  ritiro degli ingombranti tramite l’apposito form. Una volta effettuata la richiesta, il ritiro avverrà entro 24-48 ore.

Attivando poi le notifiche, il sistema ricorderà all’utente la tipologia di rifiuti da raccogliere per il giorno seguente.

La app è disponibile attualmente per Apple e Android ed è scaricabile gratuitamente dal proprio store digitando il termine “Soleto” nella ricerca.

Soleto, una Pubblica Amministrazione aperta

Con la realizzazione dell’app, il Comune di Soleto si dimostra ancora una volta una Pubblica Amministrazione con a cuore la promozione della cultura della trasparenza. La app si inserisce infatti in contesto più ampio relativo al progetto OpenRecordz, finanziato dalla Regione Puglia con il Progetto PIN, teso al perseguimento delle politiche di gestione, pubblicazione e valorizzazione degli open data.

Maggiori info qui: http://openrecordz.com

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Ad oggi alcuni dei dati presenti su dati.comune.lecce.it sono stati caricati dagli utenti anche su lecce.openrecordz.com, dove troviamo i dataset realativi a Defibrillatori DAE, Progetto “Comune Cardioprotetto”, Richieste di intervento per area di bisogno, Raccolta Rifiuti, Elenco Attività Commerciali – Società, Elenco attività commerciali – Ditte individuali.

Ma come è iniziato il percorso verso gli Open Data da parte di questa P.A.? Scopriamo insieme tutte le tappe:

2014 – Il percorso verso gli Open Data da parte della Città di Lecce è iniziato nel 2014, quando il focus era ancora sconosciuto alla maggior parte delle Pubbliche Amministrazioni e dei cittadini.

In quell’anno, viene firmato un Protocollo di intesa tra Comune di Lecce e l’Associazione Wikitalia per lo sviluppo e la promozione dei processi di innovazione e Open Government nel Comune di Lecce.

La consapevolezza che gli open data possono diventare il motore di iniziative imprenditoriali e sociali, aiutando le imprese a sviluppare nuovi modelli di business e nuovi mercati nell’economia immateriale, ha spinto l’allora Assessore all’Innovazione Tecnologica, Lavoro e Politiche giovanili del Comune di Lecce Alessandro Dellinoci a proseguire in questa direzione. La Camera di Commercio sottoscrive  un protocollo d’intesa con il Comune su “Open data per lo sviluppo territoriale locale e la promozione dei processi di innovazione” con il quale l’Ente si è impegnato a pubblicare, sul portale dati.comune.lecce, i propri dati economico-statistici   in formato aperto. I dataset pubblicati riguardano in modo particolare la struttura imprenditoriale del Salento, ma anche i marchi e brevetti, i protesti, ecc.

Attraverso l’account Twitter @OpenDataLecce inoltre vengono avviate numerose iniziative, come la campagna #chedativuoi per il censimento dei dati richiesti dalla comunità.

2015 – Nel 2015 La Camera di Commercio di Lecce e il Comune di Lecce lanciano il “Lecce Open Data Contest”, concorso sugli open data aperto alla partecipazione dei cittadini europei maggiorenni, delle Scuole, delle Università e delle imprese, proponendo idee finalizzate al riuso degli Open Data.

Sempre nello stesso anno, viene creato il  team Open Data Operativo (T.O.D.O.) e l’Istituto Deledda di Lecce inserisce su OpenStreetMap le linee urbane dei trasporti pubblici.

Arriva inoltre il premio Nazionale sezione “Trasparenza, condivisione e partecipazione” e il protocollo con Wikimedia Italia per il progetto WIKILOVES MONUMENTS ITALIA.

2016 – Nel 2016 la sezione Comunità sul portale Open data ospita i dati di Inside AirBnb, Web Cam del Salento, Luoghi accessibili dai disabili e barriere architettoniche, modelli 3D dei monumenti di Lecce.

Sempre nello stesso anno il Comune organizza Open Day con oltre 350 partecipanti, durante il quale viene messa in atto la creazione condivisa e partecipata della Mappa della Qualità della Vita di Lecce. Il 2016 è ricco di iniziative, tra cui il secondo Lecce Open Data Contest.

Altro passo importante risiede nella formazione e affiancamento durante la creazione del canale Telegram Polizia Locale Lecce e relativo dataset giornaliero con le segnalazioni sul traffico; viene inoltre creato un elenco in open data dei defibrillatori DAE, all’interno del  Progetto COMUNE  CARDIOPROTETTO.

2017 – Nel 2017 la città di Lecce vince il premio Investire sull’Intelligenza diffusa digitale qualificandosi come  #OpenGovChampion.

E il 2018? È ancora tutto da scrivere con OpenRecordz!

Vuoi rendere più open la tua P.A.? Contattaci!

Grazie a @Piersoft per l’interessante case history 🙂 http://bit.ly/2xcRreu

Clicca qui per accedere ai dataset  della Camera di Commercio di Lecce

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Parliamo di energia

Secondo un’indagine svolta da McKinsey nel 2013, i dati inerenti al risparmio energetico ottenuto grazie agli open data sono rilevanti anche i fini economici.

Partendo dai dati di consumo energetico del territorio, è possibile mettere in pratica una corretta politica di gestione energetica: avendo consapevolezza dei consumi effettivi relativi a un determinato periodo o degli effetti di determinate azioni (come la costruzione di un impianto fotovoltaico o la ristrutturazione di un immobile), cittadini e PA possono individuare e pianificare le azioni di intervento future.

Di quali dati si tratta?

• Certificazioni energetiche degli edifici di cui sono titolari le regioni;
• Dati relativi a efficientamento energetico;
• Dati di localizzazione degli impianti di produzione alternativa dell’energia;
• Dati sui consumi energetici relativi alle proprie utenze.

E la carta?

Sapevate che fascicoli, ricette mediche e certificati potrebbero formare una colonna di 800 chilometri?

Che valore economico hanno i dati aperti?

Le stime ci dicono che nel periodo 2016-2020 gli Open Data creeranno valore economico in Europa per 325 miliardi.  Secondo l’indagine di Capgemini, l’impiego efficace degli Open potrebbe contribuire a ridurre il consumo di energia del 16% e nel 2020 i risparmi accumulati sui costi per le pubbliche amministrazioni europee che utilizzeranno gli Open Data dovrebbero raggiungere 1,7 miliardi di euro.

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Quali sono le caratteristiche più importanti degli open data?

• Accessibilità: i dati devono essere accessibili nel loro complesso preferibilmente tramite download. Devono inoltre essere disponibili in un formato modificabile.
• Riutilizzo e distribuzione: i dati devono poter  essere combinabili con altri provenienti da altre fonti aperte;
• Partecipazione universale: chiunque deve essere in grado di usare, riutilizzare e ridistribuire i dati.

L’interoperabilità è la chiave per realizzare il principale vantaggio pratico dei dati aperti, cioè la possibilità di sviluppare prodotti e servizi nuovi e sempre migliori.

Perché gli open data per la Pubblica Amministrazione?

Nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza verso i cittadini, gli enti pubblici rilasciano open data seguendo la filosofia secondo cui i dati appartengono di fatto alla comunità e di conseguenza devono essere distribuiti liberamente presso la comunità stessa.

In Italia, il concetto di trasparenza della PA nasce con la Legge n.241/1990. L’avvento progressivo della digitalizzazione nell’attività amministrativa conferisce poi nuovi significati. Numerose norme conferiscono all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione un ruolo strategico nell’ambito dell’azione amministrativa, come ad esempio l’art. 12, D. Lgs. n. 82/2005:

“Le Pubbliche Amministrazioni nell’organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e di non discriminazione, nonché per l’effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese di cui al presente Codice in conformità agli obiettivi indicati nel Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione di cui all’articolo 14-bis, comma 2, lettera b).”  o l’art. 11, D. Lgs. n.150/2009 che prevede: l’”accessibilità totale (…) delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione”.

In questo contesto nasce OpenRecordz, il progetto Made in Puglia che la Regione Puglia ha ritenuto meritevole di finanziamento.

Cos’è OpenRecordz?

OpenRecordz è una innovativa piattaforma software per gli Open Data rivolta alle pubbliche amministrazioni. In dettaglio OpenRecordz è una piattaforma cloud  che abbatte i costi che il comune deve affrontare per  la creazione del portale open data, offrendo una serie di strumenti che potenziano e rendono “intelligenti” i dati in essa conservati.  
Per iniziare a utilizzarla è necessario  registrarsi su openrecordz.com e pubblicare i “dati aperti”, che successivamente possono  essere trasformati in una app mobile a disposizione di tutti

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